Stamattina è stato pubblicato il comunicato stampa del Presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci, …
C’è il sole stamattina a splendere sugli oltre 200 motociclisti e amici che hanno deciso in questa calda mattina di Luglio di partecipare all’edizione 2016 della MotoCavalcata. Ospiti presso il Joker Stake e con la compagnia di Crazy Radio, abbiamo avuto il piacere di incontrare ragazzi e motociclisti più vissuti, ma anche bambini e famiglie intere, che hanno potuto ammirare le moto esposte sul “lungovilla”.
Gli organizzatori hanno ringraziato tutti per la numerosa partecipazione, e son partiti verso il Macerone, la prima meta tecnica di Alfedena e infine Forca d’Acero con il suo famoso Passo, ove ci sarà il momento gastronomico e sociale.
La MotoCavalcata non finirà lì: di ritorno in serata l’appuntamento è nuovamente al Joker Stake dove con l’intrattenimento di Radio Reset si potrà vedere la finale di Euro 2016 e ascoltare la musica live dei Lemon Haze, sempre nel segno delle due ruote.
Che poi sono molto diverse tra loro, per epoca e per tipologia stradali, turistiche, sportive, supersportive, custom; e se guardiamo per nazione ce ne sono di giapponesi, italiane, inglesi, americane, tedesche. Anche se con tutte queste differenze e costruite in luoghi del mondo molto distanti fra loro, le moto parlano tutte la stessa lingua, e si ritrovano con piacere in occasioni come queste, come anche per viaggi e uscite più corte, condividendo la stessa passione e la stessa voglia di vita. Nella vita del biker ci sono anche pericoli e insidie, a volte anche letali; il rovescio della medaglia però mi piace spiegarvelo con una lettera, una poesia fantastica scritta dopo una tragica perdita:
“…. Mi aveva tanto parlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato più di tanto, ma essendo un gran “capoccione” me li ha voluti far conoscere uno ad uno , questi ragazzi da abbracciare e baciare come figli propri, immersi in quelle tute di pelle, con i loro caschi sgargianti, tutti veri DURI! Gente che non abbassa mai lo sguardo.
Ma provate ad alzare loro quelle visiere scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di quelle lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare fino infondo alla loro anima per vedere com’è candida. Provate poi a togliergli quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni innamorati della vita, dei week.end a bistecche e salsicce, ma ancora tanto bisognosi di un padre o una madre che li prenda per mano quando la sorte inizia a giocare duro.
Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli………E’ vero!! Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre, ad urlare. Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostre ossa rotte. Sì,è vero, in moto si muore, capita…
Può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre? Parlate con ognuno di noi e fatevi raccontare un giro, un aneddoto,una curva e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare, nelle risate,nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e distende la fronte… Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione e preparatevi a sentire l’ urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di un bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o un pilota che guarda il cielo ancorato a terra…
In moto si muore, è vero……Ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso… E se ancora non lo avete capito, beh, lasciate perdere, NON LO CAPIRETE MAI !
Ma se un domani, andando al mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un pazzo, rinunciate a capire anche lui… Lui che nella sua incoscienza vede in NOI quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere. E se vedrete il motociclista ricambiare il saluto… Beh, non c’è nulla di strano sapete perché? Tra angeli in terra ci si saluta sempre……Ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda. ”
La VideoPillola realizzata ha voluto catturare non solo il “mezzo” motociclistico, ma anche le persone e lo spirito della mattinata, senza mai dimenticare le cornici naturali della Villa e del panorama di Morcone. Alla prossima edizione e, come buona educazione in quest’ambiente, “lamps” a tutti.
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