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“L’azzardo non è un gioco”: è questo il tema scelto dall’associazione “Scuola di Pace Don Peppino Diana” in collaborazione con il Comitato don Peppe Diana e Libera Caserta per la XV edizione del concorso dedicato al parroco di Casal di Principe , assassinato il 19 marzo del 1994 dalla camorra.
La ludopatia, così viene definito il gioco d’azzardo patologico,è una piaga diffusa in tutto il territorio nazionale ed in modo particolare nella Campania.
E i numeri lo confermano: più di tre milioni giocano d’azzardo, comprendendo anche una buona fetta di under 18 (circa 631mila ragazzi).
La condivisione del bando per il concorso nelle scuole in tutta la Campagna, di conseguenza, ha donato riflessioni sulla tematica incitando i ragazzi di ogni ordine e grado a scrivere componimenti letterari (per i ragazzi di scuola secondaria di primo e secondo grado) o di realizzare disegni (per i bambini della scuola
primaria di classi IV e V) proprio su di essa.
Al concorso hanno partecipato circa 200 istituti con singoli alunni o gruppi di classe e sono state premiate cinque e dieci concorrenti rispettivamente della secondaria e della primaria (inclusi i due premi bonus per l’originalità assegnati ai disegni di due bambini). I primi classificati hanno avuto una borsa di studio di 250 euro, mentre i secondi e i terzi rispettivamente di 100 e 50.
Tra i partecipanti al concorso, anche gli studenti del “ Don Peppino Diana “ di Morcone, come ormai succede da molti anni. E tra i premiati del concorso, c’è stata anche Sara Martino, che frequenta la prima classe del liceo scientifico di Morcone. Alla cerimonia di premiazione erano presenti il Dirigente Scolastico Giovanni Marro, la professoressa Giovanna Cioccia, i genitori e tutti i compagni. Ha accompagnato la classe anche la professoressa Graziella Cataldi, che ha sempre curato la partecipazione al concorso e che pur essendo in pensione è sempre presente agli eventi che vedono protagonista la scuola.
Sara Martino ha guadagnato, a suo dire inaspettatamente, il secondo posto grazie alle sue originali pagine di diario che mettono in relazione un giocatore in crisi e la sua coscienza. Le parole della Commissione in merito sono state toccanti affermando che la scrittura e l’arte rendono liberi e giusti; esse trasformano l’umanità in individui socialmente non indifferenti alla sofferenza degli altri o all’ingiustizia, ed è dovere dei giovani continuare a raccontare attraverso ogni forma d’espressione queste realtà.
La consegna è avvenuta il 19 maggio alle ore 9:30 presso l’Auditorium don Peppe Diana centro di Addestramento Carabinieri- Forestale Via degli Ibiscus (CE).
Il giudizio della Commissione, composta da due giurie qualificate che hanno basato la loro opinione, oltre che su alti parametri di tipo tecnico ed estetico, anche sull’autenticità, l’originalità e la forza del messaggio, è stato unanime nel definire tutti i lavori come fantastici e profondi. Ci sono state parole di lode per tutti partecipanti e i giudici hanno invitato tutti i concorrenti a sentirsi vincitori.
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